Gli incidenti stradali sono eventi negativi che possono derivare dalla circolazione stradale dei veicoli.
Le loro conseguenze interessano sia le persone (che subiscono una malattia temporanea o una lesione permanente), sia i beni materiali (primi fra tutti gli autoveicoli).
La tutela che l’ordinamento giuridico prevede è di due tipi ed è attuata dalla legge civile e quella penale.
La legge civile tenta di alleviare i danni offrendo gli strumenti tipici del suo intervento, che sono costituti dal risarcimento di carattere patrimoniale.
Se il veicolo del responsabile gode di copertura assicurativa, le somme saranno corrisposte dalla relativa compagnia, nei limiti del massimale assicurato, mentre gli importi non coperti dovranno essere risarciti direttamente dal responsabile, che ne risponderà con l’intero suo patrimonio.
Nei casi in cui nell’incidente stradale il conducente si renda colpevole di un reato stradale, quale l’omicidio stradale o le lesioni personali stradali, allora il soggetto infortunato troverà il conforto della punizione inflitta dalla legge penale, che è molto più severa perché colpisce direttamente il responsabile con sanzioni che si ripercuotono sulla sua sfera personale (reclusione, arresto).
Le sanzioni accessorie, quali la sospensione o la revoca della patente di guida, possono impedire la commissione di ulteriori reati.
Domande tipiche della vittima di incidente stradale
Molti sono gli interrogativi che si pongono alla persona che subisce un incidente stradale.
Le domande più frequenti del danneggiato sono le seguenti:
- Se dall’incidente deriva la morte di una persona, quali sono le tutele previste dalla legge per i suoi familiari o congiunti ?
- Sono previste sanzioni di carattere penale ?
- Viene corrisposto un risarcimento per la sofferenza psicologica causata dalla morte di un figlio ?
- Qual è la misura del risarcimento per la morte del padre o della madre ?
- E’ previsto un danno morale per la perdita del marito o della moglie ?
- Verrà condannato il conducente che ha provocato la morte di un mio familiare (figlio, marito, fratello, nipote … ) ?
- E se il soggetto leso fosse il fidanzato o il convivente ?
- In quale forma troverò giustizia ?
- Quali sono i tempi della procedura ?
- Quali sono i danni che possono essere risarciti dopo un incidente stradale ?
- A parte i danni all’autovettura, vengono liquidati i danni all’abbigliamento ?
- E quelli agli accessori personali, quali un telefono cellulare ?
- Le lesioni alla persona come vengono risarcite e quando ?
- Le spese per visite mediche e per le terapie verranno ripagate ?
- come chiedere il risarcimento dei danni, quali sono le procedure di liquidazione previste dalla legge ?
Domande tipiche del responsabile che ha provocato l’incidente
Anche il responsabile dell’incidente si pone molteplici domande, che si possono riassumere in via esemplificativa come segue:
- chi pagherà il danno ?
- cosa succede se il massimale della polizza di assicurazione non è sufficiente a coprire i danni ?
- se alla guida ero in stato di ebbrezza, la mia assicurazione pagherà i danni ?
- quali sono le responsabilità penali ?
- quali sono le conseguenze sulla patente ?
- per quanto tempo resterà sospesa la patente ?
- quanti sono i punti che saranno tolti alla patente ?
- mi sarà revocata la patente ?
IL RISARCIMENTO DEI DANNI MATERIALI E ALLA PERSONA
I danni che si subiscono in un incidente stradale vengono usualmente classificati in due categorie:
i danni materiali e i danni alla persona.
- Nel primo ambito vengono ricompresi i danni all’autoveicolo, in tutte le sue forme.
Vi rientrano le spese per le riparazioni (documentate dalle fatture della carrozzeria o del meccanico) o il pagamento del controvalore commerciale se il danno è antieconomico (ovvero quando le spese di riparazione superano il valore commerciale che il veicolo aveva al momento dell’incidente).
- Per danni alla persona si intendono l’invalidità permanente e quella temporanea.
La prima si traduce in una lesione che si ripercuote per tutta la vita, mentre la seconda si attua per un periodo limitato, comunemente chiamato periodo di malattia.
Nei casi più gravi i danni alla persona conducono alla morte dell’infortunato, o come esito immediato oppure dopo un decorso di sofferenza più o meno lungo.
I danni fisici subiti nell’incidente stradale: dalle lesioni alla morte
Nell’immediatezza del sinistro di solito si provano senso di smarrimento, di impotenza, di privazione.
Partendo dal caso più lieve, quello dell’incidente con soli danni ai veicoli, si subisce un’alterazione repentina alla propria libertà di movimento che è difficile da quantificare: l’essere privati della disponibilità dell’autovettura produce un fastidio che impone di dover ricorrere a una vettura sostituiva a pagamento, con il rischio di non ottenerne il pieno ristoro, oppure all’aiuto di parenti o amici che la concedano in comodato gratuito.
I problemi maggiori si presentano quando i soggetti coinvolti nell’incidente patiscono lesioni personali.
Infatti viene compromessa la funzionalità fisica e psicologica, la sfera di tranquillità, il modo quotidiano del vivere, la capacità lavorativa.
Il subire lesioni personali, quali la distrazione al rachide cervicale, ecchimosi al viso, contusioni alle spalle o alla schiena, lombalgie, fratture ossee, determinano una sofferenza fisica che produce un’alterazione del benessere fisiologico del soggetto, che è costretto a recarsi dapprima in ospedale e poi in centri diagnostici e di cura per alleviare il dolore e tentare il pieno recupero delle funzionalità corporee.
La morte di un familiare, che può essere il figlio come il genitore o il coniuge, produce una frattura negli equilibri psicologici di chi era legato ad esso da rapporti di comunione, affetto o solidarietà.
Ma ci sono anche effetti negativi di carattere economico.
Il venir meno dell’apporto economico di un genitore, del marito, della moglie, crea un peggioramento delle condizioni di vita dei superstiti, che vedono menomata la loro situazione patrimoniale e le prospettive di sostentamento per il futuro.
In tutti questi casi la legge tenta di offrire una riparazione per il male sofferto.
Il diritto penale degli incidenti stradali
La condotta di guida può andare ad incidere su interessi che non riguardano solo i privati, ma anche lo Stato.
I beni della vita, dell’incolumità fisica, della sicurezza stradale, sono quindi oggetto di tutela al di là delle questioni sul risarcimento dei danni.
Le ipotesi tipiche in cui si applica la sanzione penale sono l’omicidio stradale, la guida in stato di ebbrezza, l’omissione di soccorso.
COME AGISCE UNO STUDIO DI INFORTUNISTICA STRADALE
L’attività di infortunistica stradale, che si fonda nella richiesta di risarcimento dei danni subiti, è in primo luogo
stragiudiziale,
ovverosia si attua fuori dai tribunali, attraverso sistemi bonari di soluzione delle controversie.
Le procedure stragiudiziali utilizzate possono essere ricondotte nell’ambito della conciliazione o mediazione, in ogni caso fanno parte delle soluzioni alternative al giudizio.
Quando la procedura bonaria non porta ai risultati sperati, si dà corso alla causa civile di risarcimento del danno, per ottenere una sentenza di condanna che obblighi il responsabile e la sua compagnia di assicurazione a pagare il giusto ristoro.
Il processo penale invece segue regole autonome e non sempre è definibile con un accordo bonario tra le parti private, qualora il reato commesso con l’incidente stradale sia perseguibile d’ufficio (con impossibilità o inutilità di remissione della querela).
Il danneggiato dal sinistro potrà costituirsi parte civile nel processo penale, chiedendo la condanna al pagamento dei danni civili.
L’eventuale condanna penale sarà poi utilizzata nei confronti del responsabile e della sua assicurazione, che potranno darvi esecuzione spontanea oppure dovranno sottostare alla sua esecuzione coattiva.
E’ bene precisare che spesso dopo il processo penale è necessario introdurre anche il processo civile, perché il giudice penale quasi sempre condanna al pagamento del solo danno morale o non patrimoniale, lasciando al giudice civile l’accertamento e la condanna per le ulteriori voci di danno tipicamente patrimoniali.
INFORTUNISTICA STRADALE PER PADOVA E ROVIGO: DOVE INTERVENIAMO DI PERSONA
Nella materia stragiudiziale di assistenza o consulenza, l’attività dello studio si svolge senza limiti territoriali in tutta Italia, in quanto i contatti con i clienti e con le controparti si possono facilmente tenere con i moderni sistemi di comunicazione informatica (e-mail) o telefonica.
Qualora l’attività stragiudiziale non portasse i risultati sperati, viene iniziata la procedura
giudiziale
nelle forme classiche del processo civile.
Lo studio legale esercita l’attività processuale principalmente presso i tribunali di Padova e di Rovigo.
Si possono quindi rivolgere personalmente allo studio gli abitanti dei comuni ricompresi nella competenza per territorio di tali tribunali, tra cui si citano i principali: Abano Terme, Montegrotto Terme, Monselice, Conselve, Piove di Sacco, Este e Montagnana.
Occasionalmente lo studio segue anche giudizi presso i tribunali di Vicenza, di Venezia, di Treviso, nonché presso la Corte d’Appello di Venezia.
Si evidenzia comunque che attraverso la collaborazione di studi collegati o di appoggio, lo studio può seguire le cause presso i tribunali di Verona, di Belluno e di ogni altro tribunale o Corte d’Appello d’Italia.
STRUTTURA DEL SITO
Questo sito si prefigge di approfondire le tematiche sui sinistri stradali sviluppando riflessioni di carattere generale e di carattere particolare.
Le prime vengono riportate nelle pagine dell’area del menu “Sezioni”, le seconde nell’area del menu “Articoli”.
A titolo esemplificativo, se si vogliono conoscere le tipologie di danni risarcibili nella loro generalità (per avere uno sguardo d’insieme), se ne potrà trovare un’elencazione nell’apposita pagina.
Invece se si intende approfondire uno speciale tipo di danno (quale il danno da morte, il danno morale, il danno estetico) e il suo riconoscimento da parte della giurisprudenza, allora lo si dovrà cercare nell’area del menu “Articoli”.